Disabilità: dal 12 luglio cambia il sistema per il riconoscimento della disabilità nei casi di autismo, diabete di tipo 2 e sclerosi multipla.
Si tratta di un primo passo verso una riforma più ampia del sistema di accertamento della disabilità, finalizzata a garantire maggiore equità, trasparenza e aderenza alla condizione clinica delle persone interessate.
È entrata in vigore il 12 luglio 2025 la nuova procedura sperimentale per l’accertamento della disabilità, prevista dal Decreto Interministeriale n. 94/2025, firmato dai Ministeri della Salute, del Lavoro e per le Disabilità.
La riforma si inserisce nell’ambito del decreto legislativo 62/2024 e, in questa prima fase, riguarda solo nove province selezionate: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.
La sperimentazione si applica esclusivamente ai casi relativi a tre patologie: disturbi dello spettro autistico, diabete di tipo 2 e sclerosi multipla. L’obiettivo è introdurre criteri di valutazione più precisi e personalizzati, che tengano conto di fattori come il sesso, l’età e la presenza di comorbilità, ovvero ulteriori patologie associate.
La nuova procedura si applica nei casi di prima certificazione, aggravamento o presenza di più patologie. I medici certificatori dovranno utilizzare un modulo aggiornato per il certificato medico introduttivo, disponibile sul portale INPS, e allegare specifica documentazione clinica. È previsto inoltre l’obbligo di compilazione del questionario Whodas 2.0, utile per la valutazione della funzionalità e del grado di disabilità.
La nuova piattaforma INPS permette anche, in presenza di documentazione completa, di richiedere l’accertamento “agli atti”, cioè senza necessità di visita diretta. Per facilitare il lavoro dei medici, l’Istituto ha messo a disposizione un tutorial e un elenco aggiornato dei documenti da allegare, in attesa del rilascio di un'apposita utility guidata.
La procedura si applica anche ai certificati in bozza o integrativi (purché non sia già stata fissata la visita), ma non riguarda le domande già presentate con convocazione confermata.