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Progetto Rotary per la Sostenibilità: Giansanti interviene sulle biotecnologie in agricoltura


“L’agricoltura ha davanti a sé una sfida fondamentale: produrre con sempre minor superficie terrestre e meno risorse per una popolazione in costante e progressivo aumento. In alcuni continenti questo si è tradotto in una corsa alla terra: si è iniziato a produrre ovunque, trasformando anche le foreste in seminativi, con un conseguente e pesante impatto ambientale. L’impegno di Confagricoltura è quello di promuovere un modello di agricoltura sostenibile”.

Lo ha affermato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenuto al convegno “Biotecnologie in agricoltura: riscrivere il codice genetico delle piante, OGM e regolamenti europei” organizzato dal Rotary Club di Milano, nell’ambito del progetto Rotary per la Sostenibilità.

Si tratta di un programma che il Rotary Club Milano ha avviato insieme alla propria Fondazione R.C. Milano per Milano, al Rotary Club Milano Ovest a Scuola di Robotica e alla Società Scientifica Italiana di Annali del Comportamento (AARBA) e che rientra nel circuito di STEMinthecity (Science, Technology, Engineering and Mathematics), l’iniziativa del capoluogo lombardo per promuovere con eventi e webinar il digitale e la sostenibilità e rimuovere gli stereotipi culturali che allontanano le ragazze dai percorsi di studio nelle materie tecnico-scientifiche.

Il progetto Rotary per la Sostenibilità, rivolto a studenti, genitori e docenti di tutte le scuole primarie e secondarie, interamente digitale, si basa su una piattaforma che presenta una sezione “Open” in cui è possibile consultare e scaricare i diversi materiali (articoli di approfondimento, video, webinar, ecc.) e una sezione protetta “Community” nella quale le classi possono svolgere attività coi loro docenti. Obiettivo: sensibilizzare i giovani e l’opinione pubblica in generale su determinati temi.

Due focus del progetto sono particolarmente connessi all’agricoltura: “Città e comunità sostenibili” e “Tecnologia, etica e comportamenti”.

“Produrre di più preservando le risorse è l’obiettivo che il settore primario, ma anche la politica e la società si devono dare” ha aggiunto Giansanti.

“Stiamo vivendo la cosiddetta quarta rivoluzione agricola” ha proseguito Giansanti “quella che riguarda la tecnologia, a partire dal digitale, fino alle biotecnologie applicate al settore. Queste rappresentano il futuro, ma mentre nel mondo vengono largamente utilizzate, in Europa e in Italia hanno registrato un forte rallentamento. Nonostante gli evidenti vantaggi, persiste ancora un forte pregiudizio verso le biotecnologie, che consentono di produrre di più (con la realizzazione di prodotti resistenti ai fitopatogeni) e meglio”.

“La sentenza della Corte di Giustizia, che ha accostato le nuove tecniche di ibridazione agli OGM, – ha continuato Giansanti - rappresenta un grave errore e ha limitato lo sviluppo della ricerca nel nostro Paese. La cisgenesi, il processo per cui vengono inseriti in una pianta geni della stessa specie (e non di specie diverse come negli OGM) per migliorarne la qualità e renderla più resistente, rappresenta una svolta fondamentale per il progresso dell’agricoltura.”

Giansanti ha infine sottolineato l’importanza dell’informazione e della formazione per le nuove generazioni sulle potenzialità della scienza e della tecnologia applicate al settore primario, aspetti fondamentali del progetto Rotary per la Sostenibilità.

“Dobbiamo farci promotori della ricerca e dello sviluppo di tecnologie, nell’interesse generale e per un’agricoltura sempre più sostenibile” ha concluso Giansanti.

Ecco l'intervento del presidente