PAC 2028-2024: primi chiarimenti sui pagamenti diretti
Il 16 luglio 2025, la Commissione Europea ha presentato le proposte sul nuovo quadro finanziario pluriennale e l’insieme delle politiche europee per il periodo di programmazione 2028-2034, compresa la bozza della nuova PAC.
Gli obiettivi della nuova PAC 2028-2034 saranno:
1. contributo a un reddito equo e sufficiente per gli agricoltori e alla loro competitività a lungo termine, compresa la posizione degli agricoltori nella catena del valore;
2. migliorare l’attrattiva della professione e favorire il ricambio generazionale;
3. migliorare l’azione per il clima, la fornitura di servizi ecosistemici, le soluzioni circolari, la conservazione della biodiversità e delle risorse naturali, l’agricoltura sostenibile e il miglioramento del benessere degli animali;
4. migliorare la resilienza, la preparazione e la capacità degli agricoltori di far fronte a crisi e rischi;
5. migliorare l’accesso alla conoscenza e accelerare l’innovazione e la transizione digitale per un settore agroalimentare fiorente.
Le novità previste sono molteplici:
? riduzione delle risorse per l’agricoltura, stimata approssimativamente ad un -20%;
? creazione di un fondo unico, insieme a tutte le altre politiche territoriali, che sostituirà i due fondi agricoli Feaga e Feasr;
? abolizione del primo e secondo pilastro della PAC e la creazione di un’unica “cassetta degli attrezzi” con 19 tipi di sostegno all’agricoltura;
? un ruolo rilevante per gli Stati membri nella programmazione e gestione delle politiche europee, in particolare della PAC, con i Piani di Partenariato Nazionali e Regionali (PPNR).
Il sostegno all’agricoltura rimane un punto qualificante della prossima PAC, ma con tantissime novità tra cui la soppressione dei titoli, una forte degressività e capping che taglia il sostegno alle grandi aziende agricole, maggiori risorse ai giovani agricoltori e ai piccoli agricoltori, le indennità compensative per le zone montane e svantaggiate che confluiscono nel sostegno al reddito, il sostegno accoppiato al 20%, gli ecoschemi che confluiscono nelle azioni agroambientali, la soppressione della PAC per i pensionati dal 2032. Di seguito analizziamo il nuovo sistema dei pagamenti per il sostegno agli agricoltori.
La proposta della Commissione per la nuova PAC 2028-2034 prevede 19 tipi di sostegno e alcuni di questi non riguardano l’Italia, come il pagamento specifico per il cotone, gli interventi nelle regioni ultraperiferiche e gli interventi nelle isole minori del Mar Egeo.
Il sostegno al reddito rimane una componente principale della nuova Pac 2028-2034, ma con molte novità.
Ogni Stato membro deve obbligatoriamente attivare un sostegno al reddito decrescente basato sulla superficie per gli ettari ammissibili, al fine di soddisfare le esigenze di reddito.
Questa tipologia di sostegno sarà la principale forma di pagamento diretto agli agricoltori. Viene confermata la soppressione dei titoli dal 31 dicembre 2027, come era facilmente prevedibile.
Le caratteristiche di questo sostegno sono rilevanti:
? trattasi di un sostegno al reddito, quindi destinato agli agricoltori più bisognosi di reddito, non necessariamente a tutti gli agricoltori;
? il sostegno sarà decrescente, soggetto a degressività e capping, con una diminuzione di sostegno per le grandi aziende;
? sarà basato sulla superficie, quindi in base agli ettari ammissibili condotti da un agricoltore.
In particolare, va sottolineata la finalità del sostegno, che è destinato a soddisfare le esigenze di reddito.
Il pagamento sarà differenziato per gruppi di agricoltori o aree geografiche, sulla base di criteri oggettivi e non discriminatori. I gruppi di agricoltori o le zone geografiche che costituiscono la base per la differenziazione dei pagamenti sono stabiliti in base al reddito degli agricoltori derivante dall’attività agricola in un periodo di riferimento rappresentativo.
In altre parole, ogni Stato membro dovrà individuare:
? gruppi di agricoltori: giovani, donne, piccoli, grandi, agricoltori familiari, aziende miste;
? aree geografiche: montagna, zone svantaggiate, aree con vincoli di aree naturali, aree con vincoli specifici, altre aree.
Il sostegno sarà commisurato in base alle esigenze di reddito di ogni gruppo di agricoltori e aree geografiche, sulla base di dati oggettivi, rilevati in un preciso periodo di riferimento; è inevitabile che le aziende nelle zone ad agricoltura più ricca, come ad esempio la pianura padana, subiranno una rilevante riduzione del sostegno al reddito rispetto alla situazione attuale.
Un altro tema particolarmente impattante è l’applicazione di un forte taglio delle risorse per le grandi aziende, tramite la degressività e il capping (tetto ai pagamenti).
Il capping è fissato a 100.000 euro per azienda all’anno; ciò significa che un’azienda non potrà ricevere più di 100.000 € l’anno di sostegno al reddito. Oltre al capping, ci sarà una robusta degressività cioè una riduzione dei pagamenti a partire da 20.000 euro.
Il capping e la degressività sono obbligatori per gli Stati membri. Precisiamo che essi si applicano solo al “Sostegno al reddito decrescente basato sulla superficie”, mentre non si applica agli altri pagamenti (accoppiato, pagamenti zone montane e svantaggiate, agroambiente, ecc.).
I giovani agricoltori riceveranno un sostegno per ettaro ammissibile più elevato rispetto a tutti gli altri agricoltori, secondo le decisioni dello Stato membro.
Un altro cambiamento molto innovativo e impattante è l’esclusione dei pensionati dal sostegno della PAC. Questa novità sarà attivata a partire dal 2032, per tener conto di un periodo transitorio di adattamento.
Gli Stati membri forniscono un sostegno al reddito dei piccoli agricoltori in sostituzione del sostegno nell’ambito degli interventi:
? sostegno al reddito decrescente basato sulla superficie;
? sostegno al reddito accoppiato;
? pagamenti per vincoli naturali e altri vincoli specifici della superficie.
Il pagamento annuale per ogni piccolo agricoltore non supera i 3.000 euro. L’adesione a tale regime è facoltativa per gli agricoltori.
Gli Stati membri concedono un sostegno per compensare gli agricoltori per vincoli naturali (montane e svantaggiate) o altri vincoli specifici della zona (fig. 1).
I pagamenti per ettaro ammissibile sono limitati ai costi aggiuntivi o alla perdita di reddito connessi alla produzione agricola nelle zone designate rispetto alla produzione in zone non designate.
Inoltre, gli Stati membri possono fornire un sostegno basato sulla superficie nelle zone agricole e forestali per gli svantaggi derivanti dall’attuazione della Direttiva Natura 2000 e della Direttiva Acque. I pagamenti possono solo compensare i costi aggiuntivi e del mancato guadagno connessi al rispetto dei requisiti obbligatori.
Novità anche per gli ecoschemi che sono fusi nei sostegni agroambientali. In altre parole, gli ecoschemi scompaiono e tutti i sostegni a favore dell’ambiente confluiscono in un unico strumento agroambientale. Questa novità è estremamente positiva, in quanto evita la sovrapposizione tra gli ecoschemi e i pagamenti agroambientali, nonché le necessità di demarcazione, che hanno generato complessità burocratiche enormi nella PAC 2023-2027.
Rimane confermato il sostegno accoppiato che anzi viene potenziato. Il plafond per questo sostegno passa dal 13% dell’attuale programmazione al 20% nella Pac 2028-2034. Il sostegno accoppiato non è concesso ai settori del tabacco e del vino.