PAC: Confagricoltura rigetta la proposta di riforma per il ‘post 2027’, VISTA LA SITUAZIONE DI CRISI DI ALCUNI SETTORI
Il Comitato Direttivo di Confagricoltura, riunitosi questo pomeriggio, ha approfondito la situazione di mercato di alcune filiere in cui le imprese agricole stanno attraversando significative difficoltà
In particolare, è stato evidenziato il forte calo delle quotazioni del grano duro e l’instabilità della domanda/offerta, esposta alla forte pressione competitiva delle importazioni dai Paesi esteri. Il Comitato Direttivo ha auspicato la previsione di idonei interventi a garanzia del reddito dei produttori agricoli anche con interventi diretti per accrescere la liquidità, in modo da garantire la tenuta del potenziale produttivo e la fiducia degli operatori in vista delle prossime semine.
In visione più prospettica, il Comitato Direttivo ha svolto un’approfondita analisi della proposta di riforma della PAC presentata dalla Commissione europea lo scorso 16 luglio.
Sono state evidenziate le forti criticità di tale proposta in termini di dotazioni finanziarie, perdita di specificità della politica agricola comune e rischio di una forte rinazionalizzazione delle scelte. Il tutto assieme a un forte indebolimento degli strumenti della PAC, in particolare a carico delle imprese professionali e orientate al mercato.
Confagricoltura ha quindi rigettato le proposte, ritenendole inaccettabili, auspicando che anche il Consiglio dei ministri europei e l’Europarlamento si associno a questo giudizio fortemente negativo per fare riconsiderare gli orientamenti dell’Esecutivo comunitario.