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Dimezzamento contributi lavoratori autonomi pensionati ultrasessantacinquenni


L’INPS, d’intesa con il Ministero del Lavoro, ha reso noto di avere aderito alla recente interpretazione in materia di dimezzamento dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi ultrasessantacinquenni.

Si tratta della legge 449/1997 in favore dei lavoratori autonomi già pensionati presso le gestioni dell’Inps e con più di 65 anni di età, per i quali la contribuzione previdenziale può essere, a richiesta, applicata nella misura del 50% (con corrispondente riduzione del supplemento di pensione).

In precedenza, l’INPS e il Ministero del Lavoro avevano disconosciuto la possibilità di accedere a tale beneficio anche ai titolari delle pensioni liquidate esclusivamente col sistema contributivo, in quanto sarebbe stato necessario un intervento legislativo per eliminare le incongruenze presenti nella sua formulazione.

Dopo un nutrito contenzioso tra INPS e pensionati, era intervenuta la Suprema Corte con la sentenza citata, ribaltando l’interpretazione del Ministero e dell’INPS.
La riduzione contributiva del 50% per i lavoratori autonomi pensionati ultrasessantacinquenni spetta pertanto anche ai titolari di pensione liquidata esclusivamente con il sistema contributivo, quindi i lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.

Vale la pena di ricordare che tale beneficio riguarda anche i lavoratori autonomi agricoli.
Si attende comunque dall’INPS l’emanazione di un vero e proprio messaggio sul tema, ma viene precisato sin d’ora che, nelle more, viene autorizzato l’abbandono dei giudizi pendenti nei casi in cui il diniego del beneficio sia motivato esclusivamente dal sistema di calcolo retributivo o contributivo della pensione.