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Dal 1º novembre 2025 scattano aumenti e nuove tutele nel contratto domestico. Per le famiglie, costi fino a +230 euro mensili.


Il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro domestico, siglato a Milano da sindacati e associazioni datoriali,

rappresenta un punto di svolta per colf, badanti e baby sitter, ma anche un aumento concreto per chi assume. Dal 1° novembre 2025, con l'entrata in vigore dell'accordo, la spesa media per le famiglie potrà salire fino a 230 euro al mese tra nuovi minimi salariali, rivalutazione Istat e oneri contributivi aggiuntivi.
Secondo le nuove tabelle, il livello medio
BS vedrà un incremento di 100 euro lordi mensili, a cui si aggiunge il recupero di 135,75 euro per l'adeguamento al costo della vita registrato tra il 2021 e il 2025.
L'aumento complessivo supera quindi i 230 euro mensili, incidendo in modo significativo sui bilanci delle famiglie che impiegano personale domestico, soprattutto in presenza di rapporti a tempo pieno o multipli.

Un settore che vale oltre 817mila lavoratori

L'intesa, firmata da Filcams Cgil, Fisascat
Cisl, Viltucs, Federcolf e dalle associazioni Fidaldo e Domina, coinvolge oltre 817mila lavoratori del comparto domestico.
L'obiettivo è quello di valorizzare il ruolo di queste figure fondamentali nella vita
quotidiana di milioni di italiani, riconoscendo per la prima volta aumenti strutturali e nuovi diritti contrattuali.

Nuove tutele per genitorialità e disabilità

Tra le novità più significative ci sono i permessi retribuiti per l'assistenza a familiari con disabilità gravi, una conquista storica per il settore, finora escluso dai benefici della legge 104/92. Il contratto introduce anche maggiori tutele per maternità e paternità e misure per favorire la conciliazione tra lavoro e vita privata.
Sul fronte della formazione, viene rafforzato il ruolo di Ebincolf, l'ente bilaterale del settore, con un contributo che passa da 11 a 30 euro, per promuovere corsi di qualificazione e professionalizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori domestici.

Detrazioni e bonus per compensare gli aumenti

Per attenuare l'impatto economico sui datori di lavoro, restano attive le principali agevolazioni fiscali. Le famiglie potranno continuare a beneficiare delle detrazioni per le spese di colf e badanti fino a 1.549,37 euro l'anno e dedurre i contributi previdenziali versati fino a un massimo di 1.549 euro per collaboratore.
Rientrano inoltre nella legge di bilancio
2025 il bonus baby sitter e i crediti contributivi per l'assistenza agli anziani, che mirano a sostenere le famiglie con contratti regolari e duraturi.