La bozza della Legge di Bilancio 2026 introduce due misure fiscali a sostegno degli investimenti in beni strumentali d’impresa: l’Art. 94 (maggiorazione degli ammortamenti per la transizione ecologica) e l’Art. 96 (credito d’imposta per macchinari e attrezzature nel settore agricolo).

Confagricoltura Torino sta analizzando gli effetti della proposta normativa sul comparto agricolo e, ad oggi, emergono due criticità di particolare rilevanza:

1) Impianti fotovoltaici: misura di fatto preclusa alle imprese agricole a reddito agrario

L’Art. 94 include tra i beni agevolabili con l'iper ammortamento anche gli impianti fotovoltaici per autoconsumo. Tuttavia, la maggior parte delle aziende agricole (ditte individuali e società semplici) determina il reddito su base catastale e non ammortizza i beni strumentali. Il beneficio non è applicabile a gran parte del settore agricolo, proprio nel momento in cui la riduzione dei costi energetici è un fattore competitivo imprescindibile.

2) Credito d’imposta Art. 96 con fondi limitati e rischio pro-rata

Il contributo del 40% previsto per l’acquisto di beni strumentali agricoli è concesso entro un limite di spesa annuo estremamente ridotto (2,1 milioni di euro a livello nazionale).

In caso di richieste superiori al plafond l’importo spettante sarà ridotto proporzionalmente fino a percentuali anche molto basse. Il rischio concreto è la grande incertezza nella pianificazione degli investimenti da parte delle imprese agricole.

Confagricoltura Torino ha già attivato le opportune sedi istituzionali per ottenere:

- pieno accesso delle aziende agricole agli investimenti in fotovoltaico

- incremento delle risorse destinate al credito d’imposta Art. 96

- soluzioni agevolative specifiche per imprese a reddito agrario

- sostegno alla transizione energetica del settore agricolo

Continueremo a monitorare l’evoluzione parlamentare della norma e a fornire aggiornamenti puntuali ai nostri associati