La protesta di Bruxelles: i commenti di Allasia, Orsolani e Giansanti
Giovedì 18 dicembre 2025, si è svolta l'importante manifestazione di protesta a Bruxelles, in cui gli agricoltori provenienti da tutta Europa hanno alzato la voce per chiedere maggiore attenzione e supporto per il settore agricolo. Tra i partecipanti, una forte delegazione piemontese guidata dai rappresentanti di Confagricoltura Torino e del Piemonte, ha espresso le proprie preoccupazioni e richieste.
Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte: «La politica non pone la figura dell’agricoltore al centro e non costruisce una vera catena dell’agroalimentare: il risultato è la perdita di competitività. In Italia parliamo di sovranità alimentare, ma ogni azione ci porta a dipendere sempre di più dall’estero, a essere in balìa dei mercati extraeuropei. Senza un cambio di passo, andremo incontro a una crisi profonda. Vogliamo essere attori, non spettatori passivi».
Il presidente di Confagricoltura Torino, Gian Luigi Orsolani, ha voluto sottolineare come, a parte qualche singolo episodio, la manifestazione sia stata "pacifica e soddisfacente", ribadendo l'importanza di una PAC più equa e giusta, che valorizzi le produzioni locali e sostenga i piccoli e medi agricoltori
"Siamo qui per chiedere che le nostre voci vengono ascoltate. La nostra agricoltura è un patrimonio da preservare, non possiamo permettere che le nostre tradizioni e il nostro lavoro vengano messi a rischio da politiche inadeguate."
Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura e di COPA (il Comitato delle Organizzazioni Professionali Agricole dell'Unione Europea) è intervenuto a margine della manifestazione congiunta che si è svolta oggi a Bruxelles. “Abbiamo rimarcato alla presidente Von der Leyen i motivi per cui gli agricoltori sono in piazza. L’agricoltura è un asset strategico e come tale va gestito, sia in termini di risorse che di visione”, ha spiegato. “Oggi garantiamo la sicurezza alimentare, il mercato europeo è il principale mercato al mondo e non possiamo aprirlo a chiunque voglia arrivare, senza avere i nostri standard di produzione. Abbiamo investito molto e chiediamo reciprocità negli accordi commerciali. Chiediamo migliori leggi, non semplificazioni, ma leggi che permettano a tutti noi di essere imprenditori. Oggi il cambiamento climatico, la situazione geopolitica e più in generale le sfide che ci attendono necessitano di politiche forti, autorevoli e ben finanziate. Ma soprattutto politiche che tengano l’Europa unita”.
Alla manifestazioni erano presenti insieme alle delegazioni di tutte le province piemontesi anche il direttore di Confagricoltura Torino Maria Luisa Cerale e il vicedirettore Gabriele Busso




