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Lavoro: Confagricoltura aderisce al Protocollo emergenza clima


Bene la previsione di ammortizzatori sociali per sostenere riduzioni di orario

Confagricoltura ha sottoscritto il Protocollo Quadro per la gestione delle emergenze climatiche nei luoghi di lavoro elaborato e sottoscritto con le parti sociali e le istituzioni al tavolo convocato dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone.

L’intesa è focalizzata sulle condizioni di emergenza lavorativa derivanti, in questo periodo, dalle alte temperature indotte dai cambiamenti climatici, fenomeno che ormai rappresenta una concreta minaccia sia alla sostenibilità ambientale che economica.

Le parti che hanno sottoscritto il documento si impegnano all’applicazione delle buone pratiche per la riduzione del rischio di infortuni e malattie professionali derivanti da condizioni climatiche estreme.

Non solo. Per i contesti ambientali e climatici critici che vedono particolarmente interessate alcune categorie lavorative come quella agricola, potranno essere necessari interventi di regolazione contrattuale da definire con intese tra le singole parti.

Bene quindi, secondo Confagricoltura, la previsione di tavoli contrattuali nazionali, settoriali, territoriali e aziendali per adattare gli eventuali provvedimenti alle condizioni specifiche dei singoli settori produttivi. Le misure assunte potranno rientrare anche nei CCNL. Per le imprese che aderiranno a quanto stabilito dagli accordi attuativi, potranno essere previste premialità che verranno riconosciute dall’Inail.

L’auspicio della Confederazione è che quanto stabilito dall’accordo quadro e dai successivi accordi attuativi, sia di indirizzo anche per i provvedimenti di urgenza delle autorità locali.

Confagricoltura condivide la decisione di applicare gli ammortizzatori sociali come strumento a supporto di possibili disposizioni emergenziali (come la riduzione degli orari di lavoro e il cambio dei turni). Una previsione che riguarda, in particolare, i lavori stagionali, tipici del settore primario. Bene anche il coinvolgimento degli enti competenti.

I provvedimenti saranno applicabili sia ai contesti in spazi aperti, sia a quelli in spazi chiusi in cui gli addetti si trovano ad affrontare condizioni estreme, come ad esempio, le ondate di calore.