Contatti : 011.5741300

E-mail : torino@confagricoltura.it

Bonus anziani 2025, in arrivo i pagamenti, 850 euro mensili dall'INPS per gli anziani non autosufficienti


A partire dal prossimo mese di giugno, l'INPS provvederà ad erogare - in via sperimentale, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 - il nuovo bonus per gli anziani da 850 euro mensili, denominato ufficialmente Prestazione Universale.

 L'Istituto previdenziale ha dato ulteriori dettagli sull'accertamento dei requisiti, nonché sulle modalità di controllo da parte delle strutture territoriali dell’Istituto.

Al riguardo si ricorda che il riconoscimento della prestazione per gli anziani è subordinato al possesso dei seguenti requisiti:

  • età anagrafica pari o superiore agli 80 anni;
  • un livello di bisogno assistenziale gravissimo, valutato agli atti dalla Commissione medico-legale dell’INPS;
  • un valore ISEE non superiore a euro 6.000;
  • la titolarità dell'indennità di accompagnamento attiva. In caso di sospensione il contributo economico non sarà riconosciuto.

L'Istituto previdenziale ha, inoltre, precisato che si considera "persona con disabilità gravissima” chi necessita di assistenza continua 24 ore su 24, anche da più persone contemporaneamente, l'interruzione della quale, anche per un periodo molto breve, può portare a complicanze gravi o addirittura alla morte.

La Prestazione Universale sarà erogata con cadenza mensile ed è composta da:

  • una quota fissa monetaria, corrispondente all'indennità di accompagnamento. Questa quota sarà, quindi, erogata secondo le modalità già in uso per il pagamento dell’indennità di accompagnamento;
  • una quota integrativa, definita “assegno di assistenza”, pari ad euro 850 mensili, come contributo al costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici o per l'acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, forniti da imprese qualificate. Questa quota integrativa viene, invece, erogata tramite specifico pagamento, predisposto attraverso la piattaforma “Prestazione Universale”.

L'assegno di assistenza, pertanto, si aggiunge all’indennità di accompagnamento, fissata per l'anno in corso a 531,75 euro. Facendo la somma, si arriva così a un totale di 1.381,76 euro al mese. Una cifra, questa, che non concorre alla formazione del reddito a fini fiscali e non potrà essere soggetta a pignoramento.